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La Fondazione CADIS (Camillian Disaster Service) International è un'organizzazione umanitaria e di sviluppo senza scopo di lucro, legalmente registrata, dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani).
 

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CADIS si appella ai delegati della COP28

2024-03-13 09:54

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News,

CADIS si appella ai delegati della COP28

Trentasette leader e membri, in rappresentanza di diciassette Paesi sviluppati e in via di sviluppo, hanno rinnovato il loro impegno ad alleviare le sofferenze

Ai Delegati della COP28,.

 

Noi, leader di Camillian Disaster Service International, un'organizzazione umanitaria basata sulla fede dell'Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani), un ordine religioso cattolico, ci siamo riuniti a Bangkok per la nostra conferenza annuale di leadership dal 13 al 18 novembre 2023. Trentasette leader e membri, in rappresentanza di diciassette Paesi sviluppati e in via di sviluppo, hanno rinnovato il loro impegno ad alleviare le sofferenze umane di fronte a disastri naturali e provocati dall'uomo.

Rivolgiamo i nostri sinceri saluti agli illustri delegati riuniti alla COP28. Come rappresentanti delle comunità vulnerabili dei nostri rispettivi Paesi, uniti da un impegno comune per la giustizia, la compassione e la gestione del nostro pianeta, vi imploriamo di ascoltare il nostro appello collettivo per un'azione climatica urgente e decisiva.
L'impatto del cambiamento climatico sta devastando le comunità di tutto il mondo, aggravando la povertà, la fame e gli sfollamenti. Con un legame profondo con le popolazioni vulnerabili, la nostra organizzazione è testimone del tributo del degrado ambientale alle vite umane. Riteniamo che affrontare la crisi climatica sia un imperativo etico e un dovere morale incorporato nei principi fondamentali delle tradizioni di fede.


L'interconnessione tra cambiamento climatico e crisi umanitarie: L'enciclica di Papa Francesco "Laudato Si'" sottolinea il concetto di ecologia integrale, evidenziando l'interconnessione dei sistemi sociali, economici ed ecologici. Questa interconnessione evidenzia che il cambiamento climatico aggrava le crisi umanitarie, peggiorando la povertà e sfollando le popolazioni vulnerabili. Inoltre, ci esorta a prenderci cura della nostra casa comune, la Terra. La crescente frequenza dei disastri naturali dovuti ai cambiamenti climatici minaccia direttamente le vite umane e il benessere. Il nostro obbligo morale è quello di affrontare le cause alla radice di queste crisi.


Papa Francesco si batte costantemente per i membri più vulnerabili della società, sottolineando che spesso sono loro a sopportare il peso del degrado ambientale. In qualità di organizzazione umanitaria basata sulla fede e allineata con questa prospettiva, ci impegniamo a sostenere coloro che sono colpiti in modo sproporzionato dal cambiamento climatico, assicurando che le loro voci siano ascoltate e che i loro bisogni siano affrontati.


Responsabilità etica e Custodia: L'appello alla conversione ecologica è radicato nel concetto biblico di uomo come custode del creato. Riconoscendo la nostra responsabilità morale di custodi, dobbiamo lavorare individualmente e collettivamente per ridurre la nostra impronta di carbonio e garantire una transizione verso pratiche sostenibili. Un approccio integrato allo sviluppo sostenibile che rispetti l'ambiente e la dignità umana è di fondamentale importanza. La nostra azione di advocacy alla COP28 deve fare eco a questa convinzione, sollecitando i delegati ad adottare politiche che promuovano il cambiamento verso lo sviluppo sostenibile. Sottolineiamo l'imperativo morale di abbandonare i combustibili fossili e di investire in fonti energetiche pulite e rinnovabili. Questa transizione non solo è in linea con i principi ecologici, ma contribuisce anche al benessere delle comunità che attualmente subiscono gli impatti del cambiamento climatico.


Per progredire verso la pienezza della vita, realizzando comunità resilienti ecologicamente convertite, facciamo appello a ogni persona di buona volontà, in particolare ai delegati della COP28, affinché:

  1. Si riconosca il ruolo delle organizzazioni religiose negli sforzi umanitari e nella gestione dell'ambiente e apprezzare l'importanza della spiritualità, dei valori e delle tradizioni religiose come voci rilevanti nella soluzione della crisi climatica e nella definizione di politiche e programmi;
  2. aumenti l'impegno dei Paesi ricchi a eliminare completamente la produzione di combustibili fossili, a transitare la nostra economia al 100% verso energie rinnovabili e a fornire finanziamenti climatici sufficienti e trasparenti ai Paesi a basso reddito per la costruzione della resilienza;
  3. si costruiscano sistemi sanitari più resilienti al cambiamento climatico e sistemi comunitari per la salute per garantire le fondamenta dei determinanti sociali per la salute.

Come persone di fede, siamo pronti a collaborare con i governi, le ONG e tutte le persone di buona volontà per affrontare le sfide urgenti poste dalla crisi climatica. Insieme, lavoriamo per un futuro sostenibile e giusto per tutti.

Che le decisioni prese alla COP28 riflettano i valori di giustizia, compassione e solidarietà che la nostra tradizione di fede ha sposato.

Cordialmente,


Aristelo D. Miranda, MI
Direttore Esecutivo

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