Offrire servizio alle vittime di disastri e emergenze (guerre, epidemie e pestilenze) è stato nel cuore dei Camilliani. Dal 16° al 17° secolo coloro che entravano a far parte dei Camilliani erano ben consapevoli dei tre principali ministeri del servizio ai malati negli a) ospedali, b) nelle case, c) in tempi di pestilenze ed epidemie. Infatti, durante i 24 anni di generalato di San Camillo 240 religiosi camilliani morirono in Italia in luoghi colpiti da epidemie e pestilenze.
Nel 1994 l’Ordine ha istituito la «Giornata dei religiosi camilliani martiri della carità», da celebrarsi ogni anno il 25 maggio, in onore dei 300 martiri camilliani che morirono testimoniando il quarto voto, servire il malato anche a rischio della propria vita. Il quarto voto è la vera chiave di volta che apre la porta ai Camilliani e a tutti coloro che condividono lo spirito di San Camillo per sviluppare e sperimentare la sua ricchezza nel rispondere ai segni dei tempi. Nel 1995, il 54° Capitolo Generale dell’Ordine (svoltosi a Bucchianico), ha approvato l’istituzione di una Task Force che rispondesse alle emergenze socio sanitarie nelle diverse parti del mondo.
Nell’aprile del 2000, il Consiglio Generale, guidato da p. Angelo Brusco, ex superiore generale, creò una Commissione Centrale guidata da p. Antonio Menegon, insieme a p. Pietro Magliozzi, Sergio Palumbo, Scott Francis Binet, Massimo Miraglio, e il Signor Renato Bicego, il cui compito principale sarebbe stato quello di organizzare e formare una squadra speciale di operatori sanitari specializzati, laici e religiosi pronti ad intervenire in caso di calamità, poi denominata Camillian Task Force (CTF).
Questa iniziativa è stata supportata e sviluppata dall’Ordine nel corso del tempo e riaffermata dai successivi capitoli generali del 2001 e 2007. La Camillian Task Force nasce reinventando e ricreando la visione originale di Camillo, di un camilliano consapevole delle nuove sfide e opportunità dei tempi moderni, disposto a vivere in fedeltà creativa la sua vocazione profetica e la sua scelta preferenziale di servire il più povero dei poveri. "Si ritiene comunemente che opti per il più abbandonato che l'Ordine adempia il ruolo profetico [...] difendendo i diritti dei deboli, [...] esponendo le ingiustizie, intervenendo con la task force e concentrando l'attenzione non solo sullo individuo ma anche sulla formazione di comunità sane e guaritrici. "(Cfr. 55. Capitolo Generale, 2001). Inoltre, "è nostra responsabilità lavorare insieme per la giustizia e la solidarietà nel mondo della salute, promuovendo una buona cooperazione tra le Province, le Delegazioni e la grande Famiglia Camilliana di San Camillo, e anche con i membri laici [... ] espresso in diversi modi, come il sostegno alla Task Force camilliana nei suoi interventi urgenti in situazioni di catastrofe naturale. "(56 ° Capitolo Generale, 2007).
Nel 2004 la CTF fu integrata come un ufficio del Consiglio Generale guidato da p. Scott Binet. Nel 2007, è stata inserita nell'ufficio del Segretariato per la Missione guidato da fr. Luca Perletti. Nel 2010 è stata sollecitata una riorganizzazione e l'espansione di CTF. Da allora la CTF si estende alle varie province e delegazioni dell’Ordine quali Filippine, Tailandia, India, Brasile, Perù, Cile, Kenya e USA. Questi uffici fungono da braccio principale nel rispondere ai disastri nei rispettivi luoghi o regioni. L'ufficio centrale assiste questi uffici nello sviluppo delle loro capacità attraverso attività di formazione, elaborando piani di intervento di emergenza (programmi a breve / lungo termine), cercando fondi e sostenendo progetti. L'ufficio centrale della CTF non vuole essere un super corpo che gestisce e opera in tutti i progetti di intervento di calamità locale, ma mantiene il suo carattere di animatore e protagonista delle missioni umanitarie dell'Ordine.